Aperto il nuovo Museo etnografico del mare a Ventspils

È stato inaugurato sabato 27 aprile il nuovo Museo etnografico del mare di Ventspils, con una nuova esposizione per i suoi visitatori, con una collezione che potrà essere adeguatamente conservata, in un nuovo edificio che potrà fornire anche condizioni di lavoro moderne per ricercatori e restauratori.
La nuova esposizione con vari oggetti e soluzioni digitali mostra in particolare la vita quotidiana degli abitanti della costa del Kurzeme nel XIX e XX secolo, la vita dei pescatori e degli agricoltori lettoni e livoni, ma anche il periodo delle fattorie collettive dei pescatori (kolkhoz). È stata inoltre allestita un’esposizione sulla natura del Kurzeme settentrionale.
Il nuovo edificio del Museo Etnografico del mare è stato inaugurato anziché con il classico nastro cerimoniale, saldando una gigantesca catena all’ancora, affermando così simbolicamente che la nave è ancorata.

L’architetto Ija Rudzīte a Latvijas Radio sottolinea come l’immagine generale dell’edificio costruito per il museo, è stata pensata per ricordare un relitto, mentre i dettagli in legno raffigurano le barche e i loro motivi. “È il mare, sono le barche, le navi: questi sono valori che preserva un museo etnografico, come quello di Riga, le iscrizioni popolari, gli alberi. Così è nata l’idea di un relitto metallico di una vecchia nave, bloccato qui per tutta la vita.”

I contenuti del Museo e la mostra “In riva al mare e sulla terra” sono stati realizzati da “Dd studio” insieme ad altri partner e agli esperti del Museo di Ventspils. La loro prima opera all’inizio degli anni 2000 è stata proprio il Museo Ventspils nel Palazzo dell’Ordine di Livonia, e adesso si sono cimentati con il Museo etnografico del mare. Per questa esposizione i sistemi di comunicazione digitale sono stati un fattore innovativo, per aumentare la possibilità di far conoscere i contenuti del Museo e la storia delle popolazioni che hanno vissuto sulle coste del Kurzeme occidentale.

Il Museo etnografico di Ventspils ospita vari oggetti museali antichi, legati alla vita delle popolazioni costiere, di pescatori e agricoltori, che hanno abitato le coste del Kurzeme nei secoli scorsi. Si trovano molti attrezzi e strumenti di uso quotidiano delle fattorie livone e lettoni, grandi stivali, ganci da pesca, affumicatori per il pesce, mentre uno schermo digitale racconta la storia della presenza dell’esercito sovietico durante il periodo dell’occupazione.
Bisogna infatti ricordare che la costa occidentale del Kurzeme era una “zona chiusa” durante l’occupazione sovietica, e tutta la costa occidentale del baltico rappresentava un territorio di interesse militare per Mosca, con zone proibite all’ingresso delle persone comuni, con la sola presenza delle guardie di frontiera.

Nel nuovo edificio del museo i visitatori potranno osservare una parte della collezione del museo attraverso delle finestre di vetro. “Una parte dei 2.600 oggetti è ciò che i visitatori di solito non vedono, quando visitano un museo. La collezione che serve per la ricerca, per le mostre, per nuove esposizioni permanenti, sarà tutta conservata qui. Stiamo ancora spostando da luoghi temporanei tutta la collezione etnografica, migliaia di oggetti, verranno spostati dal Castello dell’Ordine di Livonia”, ha affermato a Latvijas Radio Armands Vijups, vice direttore del Museo di Ventspils.

Anche nell’altra principale città della costa del Kurzeme, Liepāja, si sogna da tempo di realizzare un progetto analogo di museo marittimo, ma l’apertura del nuovo museo etnografico di Ventspils dà speranza nel successo dell’iniziativa e nella possibilità di ripetere l’esperienza anche a Liepāja.
In effetti il progetto del Museo etnografico di Ventspils ha dovuto affrontare diverse difficoltà prima di aprire, anche a causa della pandemia e della guerra in Ucraina, che in qualche modo hanno rallentato il percorso dei lavori. Inoltre le pessime condizioni dell’edificio che finora ospitava la raccolta, ha reso complicato il lavoro dei restauratori, che hanno spesso dovuto far sciogliere il ghiaccio per poter recuperare gli oggetti, conservati in un locali poco adatti, costruiti in compensato e ardesia.

L’apertura del nuovo Museo etnografico è un evento importante per la città di Ventspils, come sottolinea Stella Lindenberga, direttrice del dipartimento di storia del Museo di Ventspils. “Da tempo non si verificava un fatto simile, la costruzione di un edificio creato appositamente per le esigenze del museo.”
Nel nuovo edificio del Museo etnografico si possono anche ascoltare i suoni della natura, che ricreano la sensazione di trovarsi in un bosco. Anche la natura del Kurzeme infatti trova posto nel museo, che fa parte del grande progetto di conservazione del patrimonio storico-culturale e naturale, esposizione e sviluppo dell’offerta turistica del Kurzeme settentrionale.
Il progetto di conservazione del patrimonio del Kurzeme è stato siglato nel 2018, e prevede diversi progetti lungo la costa da Kolka a Ventspils, per un valore di 7,3 milioni di euro.

Fonte: Latvijas Radio
Foto: Inga Ozola, Latvijas Radio