Dall’inizio della guerra in Ucraina, è cresciuto l’interesse dei lettoni per le armi

Da quando la Russia ha iniziato la guerra contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022, l’interesse dei cittadini lettoni nell’organizzazione e nell’ottenimento dei permessi per le armi è aumentato. In realtà i dati mostrano alcune elementi contraddittori: in questo periodo il numero dei possessori di armi da fuoco in Lettonia in realtà è diminuito, ma è aumentato il numero delle armi registrate. Un segnale più chiaro si può osservare nell’aumento delle armi registrate per la legittima difesa, dato confermato anche dai commercianti, che affermano che le persone non nascondono il loro interesse per le armi da fuoco a causa dell’attuale situazione geopolitica.

Diverse migliaia di armi in più, meno proprietari
In Lettonia le persone fisiche possono ottenere permessi di armi per legittima difesa, caccia, sport e collezionismo. Fino a marzo di quest’anno in Lettonia erano state registrate più di 74.000 armi. La stragrande maggioranza, ovvero 62.491 armi da fuoco, sono attualmente registrate come armi da caccia, seguite da 11.346 armi da fuoco registrate per motivi di legittima difesa.

In realtà la Lettonia resta uno dei paesi europei in cui circolano meno armi. Uno studio del 2018 del progetto di ricerca indipendente “Small Arms Survey” mostrava che il numero approssimativo di armi da fuoco ogni 100 abitanti in Lettonia è 10,53, dato che collocava la Lettonia fra gli ultimi posti tra gli Stati membri dell’Unione Europea. In Lituania questo indicatore è stato stimato nello studio a 13,59, in Estonia a 4,96. Tra gli Stati membri dell’UE presi in esame, Cipro aveva il tasso più alto, 33,96, seguito dalla Finlandia, con circa 32,36 armi da fuoco ogni 100 abitanti, mentre l’Austria si era classificata al terzo posto (29,99).

Dal gennaio 2016, quando in Lettonia erano state registrate complessivamente quasi 67.000 armi, il numero di armi da fuoco possedute da persone fisiche nel Paese è aumentato di oltre 7.000 in otto anni, secondo i dati del Centro informazioni del Ministero degli Interni.
L’aumento varia da circa 700 a 1.300 armi ogni anno, ma fa eccezione l’ultimo periodo, fra il 2022 e il 2023, ovvero dopo che la Russia ha iniziato l’aggressione contro l’Ucraina, quando il numero di armi è aumentato di oltre 1.600 unità.
Se negli ultimi anni c’è stato un aumento del numero di armi registrate, il numero dei proprietari di armi da fuoco è invece diminuito: nel gennaio 2016 in Lettonia c’erano 33.259 proprietari di armi, all’inizio del 2024 sono scesi a 30.613 persone.

Il numero dei proprietari di armi e delle armi registrate dal 2016 al 2024

Cresce il numero delle armi registrate per la legittima difesa
L’aumento del numero di armi e la diminuzione del numero dei detentori di armi da fuoco nella Polizia di Stato sono dati che si spiegano principalmente con i cambiamenti nel gruppo più numeroso di detentori di armi: i cacciatori. I cacciatori esistenti stanno invecchiando, quelli nuovi si uniscono ai ranghi dei cacciatori con minore frequenza. Le stime dell’Associazione dei cacciatori lettoni mostrano che in Lettonia ci sono circa 25mila cacciatori, di cui circa 20mila vanno a caccia attivamente. Bisogna poi considerare che i cacciatori non distruggono le vecchie armi, e spesso le conservano, oltre a comprarne di nuove. Inoltre, il forte calo del numero di possessori di armi nell’ultimo anno potrebbe essere collegato alla riforma dei permessi di armi, che doveva essere effettuata entro il 14 settembre dello scorso anno.

Non si può non considerare comunque, come ragione dell’aumento del numero complessivo delle armi in questi ultimi anni, il desiderio delle persone di difendersi, se necessario.
Dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina, il numero di armi da fuoco registrate per legittima difesa è aumentato. Se nel gennaio 2022 erano state registrate 11.054 armi per autodifesa, nel gennaio 2023 erano 11.320 armi e ora 11.346.

Sia la polizia che i commercianti del settore osservano l’aumento dell’interesse dei cittadini per l’acquisto di armi, anche se certamente non si può ritenere un fenomeno di massa.
La Polizia di Stato ha dichiarato al portale LSM che dall’inizio dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, l’interesse dei cittadini nell’organizzazione e nell’ottenimento di permessi per le armi è generalmente leggermente aumentato.
Nel 2021, i permessi per l’acquisto di armi sono stati rilasciati a 2.949 persone fisiche e 17 persone giuridiche, nel 2022 rispettivamente a 3.712 e 87 permessi e nel 2023 a 3.026 e 40.

Alcuni dei negozi di armi hanno affermato a LSM che negli ultimi due anni non si è osservato un netto aumento dell’interesse della popolazione per l’acquisto di armi da fuoco a causa dello scoppio della guerra dalla Russia contro l’Ucraina, ma di tanto in tanto ci sono casi in cui persone, senza previa conoscenza del processo di acquisizione di un’arma, si fermano in un negozio per informarsi sull’acquisto di un’arma da fuoco.

Sandra Libeka, membro del consiglio direttivo della società commerciale di armi e munizioni SIA “Zommers”, ha affermato che l’attività dei cittadini in questo senso è aumentata. “Soprattutto per l’autodifesa. In effetti, già dopo il 2014 [quando la Russia ha annesso la penisola di Crimea appartenente all’Ucraina], l’interesse è aumentato. La gente ci chiama, chiedendoci cosa abbiamo. Soprattutto all’inizio della guerra la gente diceva apertamente che voleva un’arma per l’autodifesa”, ha detto Liebeka.

La crescita della richiesta complessiva di armi da fuoco è testimoniata anche dalle carenze che si osservano nelle disponibilità dei negozi di armi. Spesso le richieste di una certa arma devono attendere dei mesi per la disponibilità, ci sono liste di attesa e anche i prezzi sono aumentati, in relazione anche all’aumento dei costi di produzione.

Quali sono le norme in Lettonia per il possesso di armi.
Il processo di rilascio del permesso di possesso di armi in Lettonia è molto rigoroso, piuttosto complicato e costoso. Per possedere un’arma è necessario sostenere una visita medica generale, superare un corso di primo soccorso, superare un esame di abilità nel maneggio di un’arma, e per le armi da caccia anche un esame di caccia.
Bisogna poi rivolgersi alla Polizia di Stato per definire le pratiche del possesso di armi e dotarsi anche di una cassaforte per custodire l’arma da fuoco, che deve essere conforme alla normativa.
Il diritto alle armi è esclusivo in Lettonia. Quando una persona diventa proprietaria di un’arma, la Polizia di Stato monitora che siano soddisfatti tutti i requisiti per ottenere un’arma e controlla anche la custodia delle armi da fuoco.

Per ottenere il porto d’armi è necessario conoscere la legge sulla circolazione delle armi. Per l’esame bisogna rispondere a circa 45 domande, che riguardano anche le procedure e le condizioni per l’uso delle armi da fuoco. Si deve sapere come conservare correttamente un’arma e le munizioni, in quali casi l’uso di un’arma esonera dalla responsabilità penale. C’è anche una parte pratica in cui bisogna sapere come smontare e rimontare la pistola. Spetta poi a ciascun individuo imparare a sparare prima di possedere un’arma.

Una volta rilasciato il permesso, la polizia ha l’obbligo di controllare che le norme siano rispettate dal proprietario dell’arma. Ancora prima del rilascio del permesso si verifica se l’abitazione è adeguatamente predisposta per la custodia dell’arma.
La legge prevederebbe che almeno una volta all’anno la polizia debba fare visita a casa del proprietario dell’arma, ma questo è praticamente impossibile.
Nel caso che una persona sia coinvolta come sospettato in un un procedimento penale, deve consegnare alla polizia le armi di sua proprietà (sia che siano per autodifesa che per caccia), finché il procedimento non sarà concluso.

Fonti: Lsm e Latvijas Radio
Foto: PantherMedia / Matthew Benoit