Tragico bilancio del crollo del tetto di un centro commerciale a Riga: 53 le vittime, ancora una decina di dispersi

La tragedia avvenuta nel shopping center “Maxima” a Zolitūde giovedì sera. Un cedimento strutturale la causa, probabilmente per lavori di costruzione di un giardino sopra il tetto. Le sirene d’allarme avevano funzionato ma sono state ignorate

Con il passare delle ore e ormai dei giorni si è fatto ancora più terribile il bilancio delle vittime del  crollo di un tetto di un centro commerciale della catena “Maxima” di Zolitūde, un quartiere nella sud occidentale di Riga, avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì scorso. Sono 53 i morti finora accertati  e decine i feriti, causati dal crollo che in due fasi successive ha interessato il tetto del supermercato, colpendo dunque non solo clienti e dipendenti, ma nella seconda fase anche i vigili del fuoco accorsi sul luogo del disastro. La sirena d’allarma scattata la prima volta alle 16.20 e poi altre volte, è stata ignorata, dato che non erano presenti segnali di incendio. Il primo crollo è avvenuto alle ore 17.41, il secondo, più ampio, poco più di un’ora dopo.

La cronaca

17.00 – Continuano le ricerche degli ultimi dispersi, che secondo le ultime notizie sarebbero ancora 13. Ma le operazioni delle squadre dei vigili del fuoco sono rese molto difficili e pericolose a causa dell’instabilità della struttura. E’ crollata infatti una ulteriore porzione di tetto, dopo i primi due crolli disastrosi di giovedì. Fortunatamente nella zona dove è crollata quest’altra porzione di tetto, non lavoravano i soccorritori.
Le 54 vittime finora estratte sono state tutte identificate. Due sono di nazionalità russa e una armena.

14.50 – Sono 53 le vittime estratte dalle macerie, ma la notizia ormai ufficiale è che ancora 9 sono le persone che con ogni probabilità sono tuttora sotto le rovine del supermercato di Zolitūde. Tante sono infatti le persone di cui non si hanno più notizie in base alle informazioni della polizia. Le ricerche sono ormai concentrate negli ultimi 40 metri quadri dell’edificio, quelli più a rischio di ulteriori crolli. Per questo le squadre di soccorso procedono con la massima cautela.

11.25 – Il presidente lettone Andris Bērziņš intervenuto in diretta tv su LTV1 ha affermato che quanto successo giovedì è stato un “assassinio di persone indifese”. Ha sostenuto l’esigenza di una inchiesta guidata da esperti internazionali, non coinvolti in alcun modo con il mondo imprenditoriale lettone, e si è detto convinto che quanto accaduto chiama in causa molteplici responsabilità, che una dopo l’altra hanno causato la tragedia di Zolitūde.

10.30 – Le indagini sulle cause della crollo del centro commerciale a Zolitūde saranno rapide ed efficaci. Lo ha assicurato il capo della polizia lettone Ints Ķuzis. Il premier Dombrovskis aveva chiesto già nella notte di giovedì agli organi inquirenti un rapido e profondo lavoro di investigazione, per non ripetere i ritardi con cui sono state svolte (e tuttora sono in corso) le inchieste sull’incendio al tetto del Castello di Riga dello scorso giugno.

10.05 – Sono 16 fra bambini e ragazzi, ad aver perso un genitore nella tragedia di Zolitūde. Fra questi, tre bambini hanno perso entrambi i genitori fra le macerie del supermercato Maxima.
Delle 52 vittime finora estratte dalle macerie, tre donne non sono state ancora identificate.

9.45 – Iniziano oggi i tre giorni di lutto nazionale decretati in Lettonia. Le bandiere collocate nei luoghi istituzionali del paese sono state esposte listate a lutto. Tutti i principali eventi e spettacoli sono stati annullati, compresa la Spēlmaņu Nakts, la cerimonia dei premi teatrali dell’anno.

8.20 – Nella notte è stata recuperata un’altra vittima dalle macerie del supermercato Maxima. Le squadre di soccorso hanno dovuto interrompere le ricerche di evetuali altri corpi a causa della pericolosità della situazione all’interno dello scheletro del supermercato.
Intanto la polizia ha smentito le voci che circolavano ieri sera nei social networks della presenza di una decina di persone ancora vive sotto le macerie. In molti fra le autorità, compresi medici, hanno da tempo affermato che la speranza di trovare persone ancora vive è praticamente nulla.

20.30 – 51 vittime estratte dalle macerie finora. Si continua a scavare.

19.45 – Il numero delle vittime è arrivato a 50. Le squadre di soccorso continuano nella loro ricerca fra le macerie, senza ormai grandi speranze di trovare ancora qualcuno in vita. Secondo le notizie che giungono dal comando dei vigili del fuoco, sarà necessaria tutta la notte per terminare le ricerche fra i luoghi ancora non accessibili del supermercato. I vigili del fuoco ritengono di poter concludere le ricerche entro la mattinata di domani, quando si dovrebbe avere il bilancio definitivo delle vittime.

17.20 – Il numero delle vittime continua a salire: 48.

15.45 – Una decina di corpi non sono stati ancora identificati. Le vittime accertate per ora sono 45, di cui tre vigili del fuoco e quattro dipendenti del supermercato. Secondo la normativa lettone, non verranno resi noti i nomi delle vittime (tranne quelle dei tre vigili del fuoco, che già si conoscono).  Fra i feriti, i più gravi sono quelli salvati dalle macerie questa notte. Le ultime persone estratte vive dalle macerie sono state quelle salvate intorno alle 3 di notte. Dopo di allora, nessuna persona è stata trovata viva. Si ritiene che siano ancora una ventina le persone disperse nelle macerie del supermercato.

14.15 – Sale ancora il numero delle vittime, 45. Secondo quanto afferma il sindaco Ušakovs ci sarebbero ancora 25 persone sotto le macerie.

14.10 – Questa è la foto del tetto del centro commerciale, su cui si stava costruendo un giardino. I lavori e il deposito dei materiali di costruzione sopra il tetto è una delle cause possibili del crollo, che la polizia sta attualmente valutando con maggiore attenzione.


14.05 – Alla Rīgas Austrumu slimnīca sono ricoverati dodici feriti, di cui tre in condizioni gravi e attualmente in terapia intensiva. La maggior parte dei feriti ha traumi e fratture in varia parti del corpo, commozioni cerebrali e traumi interni, anche polmonari. Alcuni di loro sono stati estratti dalle macerie otto, nove ore dopo il crollo, e presentano segni di ipotermia. Il più grave è un impiegato del centro commerciale, che è rimasto nove ore sotto le macerie.

13.58 – Le due immagini mostrano il tetto del supermercato dopo il primo crollo (quella in alto, dove alcuni materiali edilizi sono ancora visibili sopra il tetto) e quella in basso dopo il secondo crollo, ben più esteso del primo.

13.27 – 40 le vittime finora accertate secondo LTV. Ma ci vorranno ancora diverse ore per concludere le operazioni di ricerca delle persone ancora sotto le macerie. Moltissimi i vigili del fuoco impegnati, tanti sono rientrati dalle ferie e dai giorni di libertà per aiutare i colleghi. I turni all’interno dell’edificio sono di trenta minuti ciascuno. In molte zone i vigili devono scavare con le mani per le condizioni difficilissime e a rischio di ulteriori crolli.

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13.10 – Vilnis Šteinītis, Edgars Reinfelds,  Sergejs Ižiks sono i nomi dei tre vigili del fuoco morti a causa del secondo crollo del tetto del supermercato mentre prestavano i primi soccorsi alle vittime.

13.05 – Nils Ušakovs, sindaco di Riga: “E’ chiaro che sotto le macerie ci sono ancora molte persone”.

12.45 – Sono sei i bambini, anche piccoli, rimasti orfani di madre o di entrambi i genitori, vittime del crollo del supermercato Maxima.
L’ampiezza del tetto crollato è di circa 1500 metri quadri. Di questi ancora 600 metri quadri non sono stati raggiunti dai soccorsi. Per questo risulta credibile l’ipotesi, rilanciata da LTV, che ci sia ancora una quarantina di persone sotto le macerie.

11.55 – Un’altra drammatica notizia viene rilanciata dalla televisione pubblica lettone LTV. Ci sarebbero ancora 40 persone sotto le macerie del supermercato. Questa informazione sarebbe stata ricavata attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza del centro commerciale

11.35 – Durerà ancora almeno altre 10 ore il lavoro delle squadre di soccorso impegnate fra le macerie del supermercato. Non si esclude che il numero delle vittime, attualmente 36, possa ancora aumentare.

11.15 – Secondo le ultime notizie l’allarme nel supermercato è scattato dieci volte. La prima volta alle 16.21 ora locale, dunque ben prima del crollo, avvenuto alle 17.41. Ma in base alle ricostruzioni di quei momenti, non avendo trovato cause apparenti di allarme, come fuoco o fumo, le successive segnalazioni d’allarme delle sirene del centro commerciale sono state sostanzialmente ignorate. Al momento del crollo erano in servizio 30 dipendenti del centro commerciale.

10.56 – Il consiglio dei ministri convocato d’urgenza dal premier Dombrovskis, che inizierà fra pochi minuti si svolgerà “a porte aperte” e sarà visibile in diretta streaming qui.

10.53 – Decretati tre giorni di lutto nazionale in Lettonia, il 23, il 24 e il 25  novembre.

10.15 – Ancora più grave il bilancio delle vittime, salito adesso a 32 persone.

10.00 – Tre sono le direzioni su cui sta indagando la polizia in merito alle cause del crollo del tetto del supermercato. La prima riguarda possibili difetti di progettazione, la seconda alla prima fase di costruzione dell’edificio, la terza individua come possibile causa il deposito di materiale da costruzione troppo pesante sul tetto, che sarebbe servito per la costruzione di un giardino sopra il tetto del supermercato.

9.20 – Il bambino ferito nel crollo del tetto di Maxima e ricoverato ieri sera all’ospedale pediatrico di Riga è in buone condizioni e tranquillo. L’ospedale pediatrico ha informato che al momento non sono stati ricoverati altri bambini.

9.00 – Diverse vittime del crollo non sono state ancora identificate. Per questo la polizia invita parenti e conoscenti a mettersi in contatto con loro. Si sa che fra le vittime identificate ci sono almeno tre vigili del fuoco.

8.55 – Si cerca di capire se non ci sia qualche bambino rimasto da solo a casa, mentre la madre era a fare la spesa a Maxima e sia poi rimasta fra le vittime. Le autorità stanno verificando nelle scuole e negli asili eventuali assenze e invitano parenti e vicini di casa a segnalare eventuali casi.

8.45 – Sale ancora il numero delle vittime, che ora è arrivato a 26 persone.

8.37 – Polemiche anche negli ospedali, dove ai primi feriti curati è stato richiesto il pagamento del ticket di 6 lats, come previsto dalla legge lettone. In seguito le direzioni sanitarie hanno emanato la direttiva di sospendere tali richieste di pagamento per i feriti provenienti dal crollo del supermercato.

8.25 – File di persone stamattina negli ospedali lettoni per donare il sangue.

8.05 – Purtroppo aumenta ancora il numero delle vittime, che adesso è arrivato a 21. Continua la ricerca di altri dispersi.

8.00 – Verrà dichiarato il lutto nazionale in Lettonia per le vittime del crollo del centro commerciale Maxima. Sta per iniziare il consiglio dei ministri straordinario, convocato d’urgenza ieri sera da Dombrovskis.

7.55 – Il ministro della difesa Artis Pabriks ha affermato che questa è la più grande tragedia civile accaduta nei novanta anni di storia della Lettonia

7.45 – A Radio Baltkom un autista ha riferito di aver portato 48  tonnellate di materiale edilizio che è stato depositato sopra il tetto del supermercato. La causa che al momento sembra convincere di più gli inquirenti è proprio il peso dei materiali per la costruzione del giardino sopra il tetto del supermercato.

7.40 – Ancora diversi parenti di persone attualmente disperse sono nei pressi del supermercato crollato, in attesa di notizie dei loro cari. Fra le macerie si sentono anche squilli di cellulare.

7.15 –  Il forte timore è che sotto le macerie ci siano ancora delle persone, e i soccorritori ritengono che in questo caso sia difficile che qualcuno sia ancora in vita. Un abitante della zona, Aleksandrs, ad esempio non ha più notizie di sua moglie, che era nel supermercato, il suo cellulare risulta spento.
Non si hanno più notizie anche di cinque lavoratori del centro commerciale.

7.08 – Alle 7 di stamattina sono ancora in corso le operazioni di soccorso, ma continua ad esserci ancora un forte rischio per i soccorritori. Fra i 18 morti tre sono vigili del fuoco e almeno due dipendenti di Maxima.

7.05  – I numeri di telefono lettoni per chi avesse necessità di informazioni sui feriti e le vittime sono 67337813 e 25617442.

7.00  – Il ministro degli interni Rihards Kozlovskis ha dichiarato a LTV che la tragedia del supermercato è avvenuta per errori umani. “E’ chiaro che purtroppo quello che è successo è stato causato dall’uomo. Non parliamo di un terremoto o di una tempesta, ma del crollo di un edificio. Questo significa che ci sono stati errori e colpe, che dovranno essere individuate”.

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Il  centro commerciale “Maxima” (una delle catene di supermercati più conosciute in Lettonia, di proprietà lituana) di Zolitūde era stato inaugurato nel novembre 2011 per un investimento complessivo di 1,16 milioni di euro. In un primo tempo si era valutata l’ipotesi di un’esplosione come causa del crollo, poi smentita dal vice sindaco di Riga Andris Ameriks.

L’allarme era scattato in tempo ma è stato ignorato da molti.

Gli inquirenti ritengono come causa più probabile il cedimento strutturale del tetto.
Molti testimoni hanno affermato che prima delle 18, dunque prima del crollo, è scattato l’allarme per l’evacuazione dell’edificio, probabilmente a causa dell’inizio dell’incurvamento del tetto e delle strutture sottostanti. Ma l’allarme sembra sia stato sostanzialmente ignorato, sia dai dipendenti che dalla gran parte dei clienti presenti nel supermercato, che hanno continuato a restare dentro l’edificio, ritenendo che non vi fossero pericoli immediati. Le sirene dell’allarme hanno suonato a lungo, alcuni testimoni parlano addirittura di un’ora ma in quell’arco di tempo non è stato neanche chiuso l’afflusso in entrata dei clienti.

Secondo quanto ha affermato una dipendente di Narvesen (un negozio all’interno del centro commerciale), la sirena d’allarme era scattata anche in altri giorni, una volta due settimane fa.

Il crollo del tetto in due fasi

A sinistra una foto dopo il primo crollo, a destra dopo il secondo crollo del tetto
A sinistra una foto dopo il primo crollo, a destra dopo il secondo crollo del tetto

Quindi è avvenuto il crollo del tetto, che è franato in due fasi successive. Prima una parte, poi una più ampia, che ha causato probabilmente anche la morte del vigile del fuoco che era accorso fra i primi all’interno dell’edificio. Fra i feriti, sette vigili del fuoco, anch’essi fra i primi soccorritori.

Testimoni hanno anche affermato di aver sentito rumori sospetti poco prima del crollo del tetto dell’edificio.
Come ogni giorno, nel pomeriggio, il centro commerciale era pieno di gente, e il panico si è diffuso fra clienti e dipendenti del centro, rendendo difficile anche il deflusso dall’edificio.

La difficoltà dei soccorsi e il pericolo di altri crolli

Il timore adesso è che il bilancio delle vittime o dei feriti possa ulteriormente aggravarsi, mentre i soccorsi sono tuttora in corso. Diversi testimoni hanno sostenuto infatti che nella zona del crollo vi fossero una cinquantina di persone. Nel luogo oltre ai vigili del fuoco e alle squadre di soccorso, si sono recati anche reparti dell’esercito.

Le operazioni di soccorso sono rese difficili dalle condizioni del luogo dove è avvenuto il crollo. Le macerie non permettono l’ingresso che a pochi soccorritori per volta e le condizioni in cui si trova l’edificio sono tuttora molto pericolose anche per chi presta soccorso.
Dopo cinque ore di lavoro, in condizioni di grande rischio, le squadre di soccorso, aiutate anche dai cani, sono riuscite a trarre fuori dalle macerie 30 persone.

Gli ospedali della capitale chiedono aiuto ai donatori di sangue

I feriti sono stati trasportati in quattro ospedali della capitale lettone:  Stradiņa slimnīca, Rīgas Austrumu klīniskajā slimnīca, 2.slimnīca,e al Traumatoloģijas un ortopēdi, nove ore dopo il crollo, ei comincia a mancare il sangue e la direzione sanitaria ha chiesto in serata ai cittadini di Riga aiuto per le donazioni di sangue.

La proprietà di Maxima ha espresso il suo cordoglio ai parenti delle vittime e ha detto di essere in attesa di conoscere anch’essa le cause del crollo prima di ulteriori decisioni. Ha comunque promesso sostegno e aiuto ai parenti delle vittime e ai feriti nel crollo.

Fra le vittime e i feriti potrebbero esserci anche dipendenti del centro commerciale. Maxima infatti ha affermato di non aver ancora avuto notizie di tutti i dipendenti e i lavoratori presenti nell’area interessata dal crollo.

Il rumore del crollo del tetto in un primo tempo aveva fatto pensare ad una esplosione, poi smentita. Informazioni ancora non ufficiale, riportate dai media lettoni, individuerebbero come causa del crollo alcune costruzioni fatte sopra il tetto del centro commerciale, dalla stessa ditta di costruzioni, la Re&Re, che ha costruito il “Maxima” di Zolitūde. In particolare si parla di un giardino d’inverno posto sopra il tetto, con sacchi di sabbia e altro materiale da costruzione.

Il sindaco di Riga, Nils Ušakovs ha ordinato ai tecnici del comune di effettuare verifiche straordinarie su tutti gli edifici costruiti dalla ditta Re&Re a Riga.
La Re&Re è una delle maggiori aziende costruttrici in Lettonia, specializzata in centri commerciali ed edifici pubblici. Ha costruito fra l’altro la Galleria Riga, il Rīga Plaza, la Nacionālā bibliotēka, ha partecipato alla ristrutturazione del Castello di Riga (recentemente colpito da un incendio al tetto proprio durante i lavori di rifacimento) e il il Nacionālais mākslas muzejs.

Questo l’immagine del progetto del centro commerciale, aperto nel 2011, che fra l’altro nel 2011 aveva vinto il premio dell’anno come migliore opera architettonica.

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